La peste a Itri

Il Morbo contagioso desolava il regno ed i paesi dello stato pontificio. In poco più d’un anno nella sola Napoli caddero vittime del flagello più di settantamila persone. Sotto l’impeto della sventura tremenda le invocazioni alla Vergine furono assidue ed angosciose, ed esse non restarono inascoltate. Il quadro staccato dall’altare veniva portato giù processionalmente da un popolo immenso convenuto dai paesi vicini, quando a un tratto, nello scendere la costa del monte, fu visto levarsi sopra Itri una nube densa in forma caliginosa, ed andar via disperdendosi e dileguandosi sotto gli occhi di tutti. Nel tempo stesso fu da loro avvertita una forza superiore che li costrinse a sostare e sorprendersi dinanzi allo spettacolo, simbolo evidente del male che cessava. Difatti da quell’ora la sua veemenza si arrestò per sempre.

Era il 21 luglio 1527.

Sul luogo dal quale il prodigio apparve fu quindi posta una croce detta la croce della misericordia.

In memoria fu fissata per tale giorno la grande festa della Civita, che ha dunque tradizioni così maestose nella coscienza dei popoli chiamati tutti gli anni dagli impulsi della fede sul posto delle benedizioni.

Da quel giorno il Comune di Itri rende un omaggio di fiori in ringraziamento alla Vergine Maria SS.ma della Civita nostra Patrona e Salvezza.

Sac. IGNAZIO LOMBARDINI – Maria della Civita

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