Festeggiamenti 2015

Da pochi minuti è stato tolto il quadro raffigurante la Madonna della Civita al limite di Piazza Incoronazione. Stava lì da domenica 5 luglio, quando la Festa ha avuto inizio e quando nell’animo di ciascuno di noi si è originato, palpabile, un senso di attesa.

Attesa poi sfociata nei giorni di festa, vissuti, come sempre, tutti d’un fiato, quasi in apnea.

Ogni anno la Festa ritorna, ma nel suo annuale ripetersi non è mai uguale a se stessa; alimenta emozioni nuove, genera ricordi diversi, lascia un indelebile segno in tutti i fedeli.

Difficile, perciò, stilare un’ideale classifica dei vari momenti, cristallizzare un solo evento che in qualche modo oscuri nella memoria gli altri.

L’atmosfera della Festa ci incanta, ci prende, ci conquista con le sue funzioni religiose: come dimenticare l’emozione che accompagna la cerimonia delle 12 rose in apertura ed a chiusura dei festeggiamenti? O la partecipazione emotiva che caratterizza le processioni e che di fatto esplode quando la statua argentea fa il suo ritorno in Chiesa?

Anche la parte ludica, chiaramente, ha la sua importanza. Diventa ogni anno comunque sempre più ardua la sfida di organizzare serate che sappiano coinvolgere, sia pure in modi e tempi diversi, l’intera popolazione. La macchina dei festeggiamenti appare, dall’esterno, oliata nei suoi ingranaggi, perfetta nel suo incedere; tuttavia, dietro, c’è il sacrificio e l’enorme lavoro di tutti i componenti del Comitato, nessuno escluso, che sin dal mese di febbraio comincia a lavorare per progettare la Festa.

Per carità, sappiamo benissimo che tutto è sempre perfettibile e migliorabile; le critiche non ci spaventano, né offendono, quando non sono volutamente gratuite ma mirano ad essere costruttive.

Ci dispiace, semmai, l’atteggiamento di alcuni censori, di malcelate cassandre che non riescono a cogliere lo spirito e l’abnegazione, assolutamente volontaristici, con cui la Festa viene organizzata e preparata, anche a scapito degli impegni lavorativi e personali.

Noi, comunque, proseguiamo lungo la nostra strada; i ringraziamenti, gli attestati di stima e fiducia che ci avete riservato la notte del 22 luglio, subito dopo la reposizione del busto argenteo nella sua cappella, sono il riconoscimento più ambito, il premio agognato.

Ancora una volta, ringraziamo indistintamente tutti i cittadini (e ciascuno singolarmente) per il sostegno e l’aiuto economico fornito, senza il quale la Festa non potrebbe mantenere i livelli raggiunti in questi anni.

Arrivederci, allora, all’anno prossimo, con la speranza, che è anche consapevolezza, che con la benedizione della nostra Patrona nessun obiettivo ci è precluso.

 

Il Vice Presidente

Avv. Antonio Fargiorgio

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